Una griglia, o gabbia, è, sostanzialmente, una suddivisione dello spazio di lavoro tramite linee verticali ed orizzontali volta ad organizzare gli spazi e delimitare gli elementi che andranno a comporre un progetto.
Sia che tu lavori con la stampa o con il web, sul design di un logo o sulla costruzione di un font, sul packaging design o sull’impaginazione, capire come comporre delle griglie è qualcosa che devi ritenere indispensabile tra le tue competenze di designer.
Qualsiasi sia il tuo progetto, una volta pensato e abbozzato, bisogna iniziare a realizzare il progetto definitivo a partire, appunto, da una griglia. Alcuni web designer ritengono che il sistema di griglie possa risultare particolarmente soffocante e limitante per la propria creatività ma questo può essere superato facendo tante prove fino a trovare la collocazione giusta degli elementi e verificare di volta in volta come far funzionare le tue idee nel sistema di griglie che hai creato. Se gli elementi non si adattano alla griglia allora puoi pensare di utilizzare un altro sistema di griglie o un altro design.
Senza utilizzare un sistema di griglie ottimale per il progetto in corso, si rischia di produrre un artefatto grafico che non risulterà proporzionato, esteticamente corretto e soprattutto funzionale. In ottica responsiva, lo studio preventivo di un sistema di griglia permette di avere una guida in merito alla disponibilità di spazio durante la discesa verso i breakpoints inferiori.
Con lo studio della griglia si ha la garanzia di iniziare il progetto nel migliore di modi, in modo tale da iniziare a progettare avendo piena consapevolezza degli spazi a disposizione e di avere una guida di base per poter organizzare gli elementi in pagina in modo corretto e proporzionale.
La suddivisione in colonne dello spazio dedicato al testo va progettata in base alla quantità e alla proporzione tra testi e immagini a disposizione.
Da tener presente che la larghezza di una qualsiasi colonna di testo non dovrebbe mai superare, approssimativamente, i 60/70 caratteri, questo per un motivo semplice, nei testi lunghi si perde facilmente il filo della lettura quando si va a capo.
Per cui una colonna di un giornale quotidiano, di solito, arriva a 5/6 centimetri di larghezza, nelle riviste, dove i caratteri talvolta sono di un corpo maggiore e quindi più leggibile, la larghezza della colonna può arrivare anche a 8/10 cm.
La suddivisione in colonne aiuta anche nella corretta impaginazione delle foto e delle grafiche a disposizione, l'impaginazione allora diventa un gioco di alternanze di oggetti che prendno una, due o più colonne di spazio, in contrapposizione alle colonne di testo.